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In te rifugio le mie promesse

(58/92) – Gli eri tanto piaciuta a mio nonno! ricordo al matrimonio di nostro cugino Carmelo. Al rientro verso casa, dopo una notte di festeggiamenti e leggerezza, diceva in macchina mentre era alla guida; davvero una bella persona tua cugina Roberta! ha un bellissimo sorriso. Nel tempo, crescendo, ma mantenendo il prezioso, ho sempre ricordato l’emozione di mio nonno che entrava in contatto col tuo mondo, e nello spazio tutto era presente come nel nostro fare. Che bei ricordi ho con te, cugina mia, fanno odore e hanno sapore di primitivo, ancestrale, sbocciati dentro un contesto primordiale. La Cava, il Convento e Martorina, le tombe dei siculi scavate nella pietra, e le chiese dentro le caverne. Gli alberi, antichi forzieri di dinastie, le cui radici partivano da molto lontano. Ci siamo sperimentati nel mare e sotto la luna, a terra e in cielo raccontavamo di una sana infanzia, mangiare pane e formaggio con Carmelo, nostra guida e sincero amico. Ci eravamo sentiti, semplici credevamo in una relazione ancora più eterea, esserci nel silenzio. Mi trovavo sul treno che porta da Trapani a Mazara del Vallo, una ragazzina mi ha riportato a quei momenti, ti somigliava moltissimo, sembravi tu bambina, stesso sorriso di cui parlava mio nonno. Ti ho pensato, e in quel momento eravamo insieme, come rincontrarti in un’altra vita. Sceso a Mazara, dopo aver fatto un giro di fretta per non perdere il ritorno verso casa, molte emozioni mi pervadevano. La Sicilia sono più mondi che fanno capo all’essere isola, il cui tetto è il più alto d’Europa, “l’Etna”. Proprio da casa, mi giungeva la gelida notizia, tu non eri più presente nel reale condiviso, il tuo corpo aveva liberato il tuo eterno respiro. Nel darmi sfogo e conforto, la telefonata di zia José, incredula della freddezza di quei momenti. Mi sono promesso esserci all’indomani al tuo saluto. Sono andato in spiaggia, ho intonato una fantasiosa preghiera celtica, l’ho dedicata al tuo viaggio. La voce del mare l’ho portata con me, ho creduto incontrarla anche in questi frammenti di cotto.

in te rifugio le mie promesse, una lettera d'amore al mondo, mezzanine living torre anima

dew mirror

Questo sole chiede riscatto, straripa d’amore, perdono. La prossima luna sarà separazione tra il bene e il male, la Verità si realizzerà più che mai, alcune coscienze apprenderanno il mistero.

specchio di rugiada

specchio di rugiada

Quando il gabbiano seguirà le colombe, il tempo è realizzato. Tutto è presente, anche l’inutile acconsente. Non decifrare il racconto di un passerotto sarà cosa grave. Aquile senza volto, elicotteri, non è presente più l’otto, c’è un cerchio in divenire, un ciclo sta per scomparire. Nessuna arma potrà penetrare, quanto questa rugiada potrà salvare. Nessuno salpa se la famiglia non è al completo. Nel sogno molte cose accadono, che a volte nel risveglio dimentichiamo. Quella luna è fatta di tanti sguardi.

cosmic painting

Qui dove il mare luccica,
e tira forte il vento
su una vecchia terrazza
davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza,
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce,
e ricomincia il canto.
Te voglio bene assaje,
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai,
che scioglie il sangue dint’ ‘e ‘vvene sai.
Vide le luci in mezzo al mare,
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare
nella bianca scia di un’elica
sentì il dolore nella musica,
si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte
guardò negli occhi la ragazza,
quelli occhi verdi come il mare
poi all’improvviso uscì una lacrima,
e lui credette di affogare
Te voglio bene assaje,
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai,
che scioglie il sangue dint’ ‘e ‘vvene sai
Potenza della lirica,
dove ogni dramma è un falso
che con un po’ di trucco e con la mimica
puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano
così vicini e veri
ti fan scordare le parole,
confondono i pensieri
così diventa tutto piccolo,
anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita
come la scia di un’elica
ma sì, è la vita che finisce,
ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice,
e ricominciò il suo canto
Te voglio bene assaje,
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai,
che scioglie il sangue dint’ ‘e ‘vvene sai

Caruso – Lucio Dalla

#privatecollectionimprintsofpeace
Installazione Antropologica Datemi Spazio
Portali Quantici Pittura Cosmica
Fino al 6 Gennaio h.9/19

Catania Palazzo della Cultura

compliments

images tell about the period

immagini raccontano il periodo

Chi mi ha conosciuto ricorda dei miei complimenti, c’è da complimentarsi sempre con chi ci vuole bene, è una gioia che precede la gratitudine, è un manifestarsi dell’entusiasmo nella vita, i complimenti sono un dono da porgere a coloro che ci donano visione.

family

kalimera, good morning, buongiorno – kalispera, good afternoon, buon pomeriggio – giasou/giasas, hello, ciao – ti kaneis?, how are you?, come stai? – ise kala?, are you ok?, stai bene? – ego ime kala, I am fine, Io sto bene – efharisto, thank you, grazie – parakalo, you are welcome, sei il benvenuto – thelete kati?, you like something?, ti piace qualcosa? – den thelo, I don’t want, non voglio – ine oreo, It’s nice, è bello – thelo, I want, voglio – thelo nero, I want water, voglio acqua – thelo psomi, I want bread, voglio il pane – simera, today, oggi – avrio, tomorrow, domani – agapi mou, my love, il mio amore – sagapo, I love you, ti amo – adio, bye bye, ciao – kalinihta, good night, buona notte.

family

light

light

luce che modella

light modeling

light modeling