Pelo senza malizia. Le cose non le so, le sento. Mentre la gente litigava una luna splendeva in cielo.
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Fare esperienza del pensiero
Bioethics
Pietra ospita vita, ciò che eravamo, dove ci troviamo. Piazza Manganelli, mettiamoci una pietra sopra. Riflessione: Alberi guardiani alle porte di un grosso bianco masso. Silicio, memoria, dolci forme arrotondate dal tempo. Bambini si arrampicano, ammirano prospettive, superano paure, nido piccole aquile, Granai di Sicilia. Acqua contempla fuoco, suono intona nuovo mondo, voce sospira. Danit racconta musica del vento. Lasciare il paesaggio libero, bioetica Catania.
I turn to You
Francesco, dovremmo piantare alberi al Colosseo, chiedere perdono, Fede nello Spirito che Santifica. Pregate per me, ti ho scritto su carta, mi sono svegliato sentendo il suolo della casa, scendendo le scale ho visto. Mi piaceva vederti bimbo, il vento porta con sé lo spirito del mare, delle montagne, dei deserti, la notte riconosco il planare sui tetti, anche i pilastri ne sono coscienti. Ho pagato un biglietto per sedermi davanti uno schermo, ed ora amico che sento nel cuore, preghiera mette ordine. Nessun abbraccio deve essere evitato, tutte le parole che giungono all’orecchio sono distese di sabbia dove sentire l’onda del mare. A Te mi rivolgo
Piazza Manganelli, Catania
Manifesto – Angoliere sala da pranzo, vino impolverato, sogno felice, pietra dura riposa memoria, respira perdono, rinascita, gioia del labirinto. Sorgente Ficus, stoffa leggera color pastello, protegge scudi e risorgimento. Omaggio, un tempo dove tutto è presente, bellezza irradia, trasforma tutto di umiltà e coraggio. Silenzio, le macchine sono ferme, ci concediamo una sosta che si espande. (Acrylic 27/34 cm.)
Planetary Embassy Respect Planet
Piccoli mondi crescono. Ambasciata Planetaria Rispetto Pianeta Imprints of Peace Ospedale Santa Marta. Farei omaggio alla terra con altra terra. Parco Martiri della Libertà (CT)
Story of a Patrician Holy Family in Sicily
Catania, 5 febbraio 251 – “Bambina mia non ti esporre, lo sai che noi cristiani siamo perseguitati” Questa è la storia di una famiglia tra le più influenti del mondo, risiedeva nella città di Catania. Palazzi, ori e gioielli, salotti e giardini, una casata con antiche radici patrizie, misericordia, luce di pace risiedeva in quelle mura.
Agata era sempre fuori, in mezzo alla campagna, correva e cantava lodi al Signore, era un mondo dove il popolo si inginocchiava, faceva omaggio a bestie di pietra, chiamate in quell’epoca divinità. Catania era una città differente, fatta di povera gente, giardini e cavalli, le strade erano di terra battuta, oggi sono a circa 15 metri di profondità sotto il contemporaneo. Padre e madre, profonde guide devote al Cristo per generazioni, non riuscirono a sottrarre la figliola dalle grinfie di quel potere terreno assodato tra impero e tenebra. “Bambina mia, perché doni tutti i tuoi abiti?” Agata si disfaceva di tutta la materia, gioielli per lei erano il pane della sua gente, si rammaricava quando incontrava tristezza e il suo volto era di un candore disarmante. Provarono ripetutamente a corrompere il suo animo, ma niente poté arrestare la Sua completa devozione allo Spirito dei cieli. Teatri offrivano scenari atroci, coloro che perseguivano l’insegnamento di Gesù erano perseguitati, beffeggiati, imprigionati, buttati tra le belve, questo era lo spettacolo. Agata perdona tutto e tutti, il suo dolore è strada verso l’Altissimo. Testimonianze manifestano l’appartenere all’Onnipotenza, ma vengono sempre prese come sfide al potere terreno, al punto da dover proteggere anche i suoi carcerieri dall’improvvisa apertura dei cancelli di tutte le celle. Luce Benedetta, Manifesta, Guarisce le Sue ferite, dolore, refrigerio, calore, guarigione. Prigionieri tornano liberi, ma Lei non può andare, i soldati non vuol fare giustiziare, continua essenza amorevole persevera, i suoi seni sono integri. Agata viene nascosta in una vicina tenuta di proprietà della famiglia, oggi sarebbe San Giovanni Galermo, questa volta è davvero in pericolo. Quinziano la vuole giustiziare, il popolo viene perseguitato alla ricerca di una confidenza su dove potesse trovarsi la perseguitata. Agata racconta l’amore universale, evangelizza i contadini che lavoravano la terra. All’improvviso la notte viene portata via dai soldati che riuscirono a rintracciarla. Rapita con violenza sarà giustiziata alle prime luci, la madre non potendo fare altro, porge alla figlia un’antichissima stoffa, chiamato oggi Velo di Sant’Agata che la proteggerà dal fuoco, ma non dall’insaziabilità di sangue perpetuo dell’impero, eppure il proconsole era stato messo in guardia: “ Lascia stare Agata”, ma niente sembrava scalfire il dominio che reggeva le sorti di quella fanciulla. Verrà portata senza vita fisica dentro le grotte che si trovavano nell’antico cimitero, oggi la fiera (Piazza Carlo Alberto). Agata era molto affezionata a quei luoghi, il suono dei ruscelli, il soffio di quel bosco. Agata Martire, Etna Martire, Madre Terra Martire, chi conserva valori risiede in tesori spirituali. Il Velo, potrebbe essere appartenuto all’Immacolata Concezione e tramandato da famiglia in famiglia. Quinziano in fuga scompare insieme alle sue vili gesta e Catania torna ad adorare quella bambina che solo amore di vero cuore sapeva donare. Questa è la storia della più bella famiglia che abbia messo piede in questa terra, il racconto di ramificazioni di Santi in Sicilia è vasto, come la memoria sotterrata. Devozione, testimonianza, tramandare preghiere, ascoltare, colonne sono polvere difronte il desiderio di rinascita. Agata sarà la liberazione della patria.
Guardian world
Planet in the recovery room
Scrivere la propria croce. La bellezza è missione, la semplificazione è omissione. Tutto parte da Roma e tutto ritorna a Roma, stiamo crocifiggendo la nostra casa. Santa Marta, Patrona di casalinghe e albergatori. In natura non esistono luoghi deputati a discarica, non basteranno generazioni per rimediare. Investire nel rimboschimento urbano, non rendere terreni incolti. Le demolizioni dopo le guerre sono il secondo male. Non vedere la realizzazione lontano dai nostri occhi, distese infinite di macerie, società ipocrita. Liberare le piazze dai posteggi, piantare alberi, ridare vita, affidare le strutture, bene comune. Invasi dal progresso regresso, resto solo nel mio fare. Credo ci sia un grave inganno in questo contemporaneo, causa effetto, azione reazione. (Cattedrale del Riciclo)
Catania, Ospedale Santa Marta Saranno abbattuti oltre 33 mila metri cubi di fabbricato, 11 mila metri quadrati di pavimenti e rivestimenti, più di due chilometri di tubazioni di scarico e 2.600 metri quadrati di infissi. Si stima che verranno eliminate 16 tonnellate di sfabbricidi e 18 di alluminio. (La Sicilia 25/01/2021)
social house contemporary artist
Vestirsi da Re, sedersi in parlamento, storcere il mento dando adito al vento. Non desiderare cambiamento, urla senza pentimento, rapimento al cospetto della verità. Un fuoco arderà, e la speranza trionferà. La casa è l’inizio, forza e umiltà scaldano la nuova luce. È nuovamente sera, ogni notte nel sonno miglioriamo per il giorno avvenire. Buoni sogni, e che la Pace possa proseguire. Arte invisibile compagna
Archivio Fotografico Alessandra Saccà +39 339 5384815 www.alessandrasacca.com