Archivio della categoria: scritto contemporaneo

thinking house

Appunti di viaggio, quando una persona si inginocchia non chiedere mai niente. L’amore trasforma, arte della risoluzione. Bisogna diventare davvero piccoli per passare dalla serratura.mezzanine living mediterranean artist

il mondo ha bisogno d'amore

Consapevolezza di cosa si cela dietro, dentro e sotto un vulcano, misteri ancora lontani in cui gravita il genere umano. Superbia, saccenteria, parole d’ordine di un mondo stereotipato. Un museo anche per la panna cotta, mentre il latte diventa sempre più sintetico. Parchi verdi dipinti sopra imperterrito cemento. Sembra non essere chiaro il messaggio, sistema terrorizza e avvalora le cause del terrore. Acqua Potabile, Rimboschimento Globale, Uso e Riuso della Materia.imprints claudio arezzo di trifiletti

Considerazione: Presto l’aria diverrà irrespirabile, tecnologia avanza nel degrado della coscienza. Vaccini, tamponi, nazioni controllate dalle corporazioni. Realtà, legittimazione della forma, gomiti egizi.

Art Connection

sicily contemporary artist

connessione d’arte

 Connettersi con l’attimo che precede il tempo.

wrote contemporary

acrylic contemporary world casa museo sotto l'etna

acrylic contemporary world casa museo sotto l’etna

Come segnalibro in questo quaderno una chiave esagonale, serve per modificare un letto. In macchina mi trovo, ascolto musica e rifletto assorbendo un mondo imposto, occhi respirano confusione, sembra quasi che ci sia una totale dimissione. Non importa quello che si possiede quando si è perso il più grande tesoro. Il più grande tesoro sommerso da vetrine, svendite colossali del nulla, incontri sradicati da quella sicurezza nell’anima, confronto con popoli di un’altra barriera, bambini che giocano nel vuoto degli anziani. Fermo in macchina un omino rosso mi chiede di farmi avanti, un vigile fischia, eppure sono fuori da qualsiasi dinamica, sono libero in una gabbia sbarrata da responsabilità. Gli abiti che indosso col tempo perdono colore, confido nella luce interiore. Mi dispiaccio per gli equivoci, le parole messe in bocca, le ali relegate attorno un sentimento. Quarantuno sono gli anni che precedono la mia rinascita, sono molti gli insegnamenti suggeriti nei giorni avvenire. Passeggio nei sogni, respiro il loro sudore, assaggio l’aria del vento che mi bacia, rivedo la mia fronte e scorgo un imbuto che non riesco a sigillare al mio cuore. Dicono che sia profondo, sensibile, ma forse è il risultato del rosso di una coccinella, del numero delle spine di un riccio, e la continua esigenza d’amare, ignorare le provocazioni figlie dell’ignoranza. Desidero rimettere tutto a posto, riporre il peso del mondo, sopra il planare di una farfalla, senza inseguire una palla, lanciando semi in una stella.

tutto gira

Quante occasioni sprecate, a volte per paura, altre per superbia. Paura dell’effetto, quando troppo intense. Superbia quando troppo limpide, da non essere accolte. Mi avvolge fluidamente una forma che predomina il mio essere. Il dolore per una carie, non mi ferma dal mangiare cioccolata, è un dolore che mi accompagna, trattiene. Equilibrio, disciplina, mi sostengono, altre mi smarriscono dentro il sogno. Non c’è cosa impossibile, attimo che colora il sentito. Quanto è vero un tavolo, il sogno ne è a conoscenza, come un palco con gli attori in movimento. Imitazione, inseguire l’azione esempio, essere veloci o lenti non ha voto, ma volontà. Si eliminano gli schemi nella solitudine di un numero unico, come l’attimo di una stella. E’ buio quando è buio, non può essere buio quando è luce. Fede, coraggio dimesso, accettazione di una fine, mai della fine, la fine non esiste dentro un cerchio, tutto gira.

arte involontaria

arte involontaria