Quante occasioni sprecate, a volte per paura, altre per superbia. Paura dell’effetto, quando troppo intense. Superbia quando troppo limpide, da non essere accolte. Mi avvolge fluidamente una forma che predomina il mio essere. Il dolore per una carie, non mi ferma dal mangiare cioccolata, è un dolore che mi accompagna, trattiene. Equilibrio, disciplina, mi sostengono, altre mi smarriscono dentro il sogno. Non c’è cosa impossibile, attimo che colora il sentito. Quanto è vero un tavolo, il sogno ne è a conoscenza, come un palco con gli attori in movimento. Imitazione, inseguire l’azione esempio, essere veloci o lenti non ha voto, ma volontà. Si eliminano gli schemi nella solitudine di un numero unico, come l’attimo di una stella. E’ buio quando è buio, non può essere buio quando è luce. Fede, coraggio dimesso, accettazione di una fine, mai della fine, la fine non esiste dentro un cerchio, tutto gira.
Archivio mensile:Ottobre 2013
reflex
Riflesso del Padre, sentito da chi ci vuole bene. Angolazione dove risiede un codice riconducibile alle sue impronte.
prosperity
newborn
Da cosa distinguiamo un neonato ricco, da un neonato povero. (?)
good night
Metropolis into hibernation
Metropoli in letargo, macchine rumorose, tra folle assenti. Semafori isolati, balconi socchiusi, luci opache tra i lampioni gialli. Cartelloni infelici, colorati di speranza. Curva dopo incrocio, strada alberata, luna nascosta, aria nuda penetra, su invisibile vuoto. Confusione di storia nella narrazione del presente.
silent please
forms
intense encounters
“Gli incontri sono quelli che senti intensi”