Archivio della categoria: manifesto

Paper titles

mezzanine living sicily contemporary artist

Mazzarrò Taormina Sicily needs love

Fare, il miglior modo di non pensare, fanno senza pensare. Riappropriarsi del tempo, velocità travestita da eleganza, decadimento. Non ci vogliono titoli per guardarsi intorno. Se il vecchio capisse che è giunto il nuovo, ma chi guarda più il cielo? Sembra immerso, tempo spensierato, leggerezza. Mazzarò, Taormina

Host Mezzanine Lving

Wir haben 2 sehr schöne Wochen in Claudios Apartment verbracht. Die Wohnung liegt unter dem Dach eines Pallazzos, sehr günstig in Catania gelegen. Achtung — die Wohnung ist für Menschen mit Behinderung nicht so gut geeignet, da es zwar einen Aufzug bis zum 3. Stock gibt, man danach aber noch einige schwierige Stufen bis in die Wohnung vor sich hat. Die Ausstattung von Bad und Küche ist veraltet und nicht mit einem modernen Hotel vergleichbar, aber Claudio hat das ganze Apartment liebevoll gestaltet und dekoriert, sodass man auch nach Tagen noch etwas Neues entdeckt. Nirgends sonst fühlt man sich in Catania wahrscheinlich dem Himmel so nah. Claudio ist der netteste Mensch der Welt — er hat uns bei allem geholfen, mit uns (auf seine Kosten) einen tollen Tag am Strand verbracht und uns zuletzt zum Flughafen gefahren. Er ist ein sehr offener und großzügiger Mensch, und wir haben uns sehr gefreut, ihn kennen lernen zu dürfen!

Presidente Mia Terre di Mosè

Titoli di carta. Un bosco, avrei preferito la salvaguardia planetaria, un nido dentro un bosco, si.. avrei approvato la danza. Padre Luce Nutre Vita Soccorsa. Il Giardino dentro il giardino, Empathy Mezzanine Living.

Catania Giovedì 22 Marzo ore 18.30 Spazio Fluido

L’Arte è maturata in me ancora prima che io conoscessi il suo nome, o meglio prima che lei si presentasse senza nome.

Viale XX Settembre, 28 – 95129 Catania

SPAZIO FLUIDO CATANIA

SPAZIO FLUIDO CATANIA

L’Arte era la luce che riempiva i miei occhi, il respiro del risveglio, arte erano i viaggi in mezzo a desolate lezioni di corsi e ricorsi, era la fila per la prima colazione, erano le piante, gli animali, arte era la preghiera, il fuoco, l’acqua e tutti gli elementi, arte erano le stelle il sole e tutta la natura, era l’essere presente nella totale assenza da un mondo apparentemente presente.

SPAZIO FLUIDO CATANIA

 

L’Artista a cui mi ispiro, è il più grande creatore del cielo e della terra, è il Padre di tutti i padri per come si presentò quando ancora non ero, lui dipinge tramonti e albe, e li condivide con noi tutti, non c’è uomo che non conosca il suo volto, lui è umile, infinitamente amorevole, e quando gli chiesi se era lui, lui mi rispose, si sono io.

SPAZIO FLUIDO CATANIA

 

Sognai che ero al Ponte, il Ponte era una piccola tenuta di una Santa Famiglia nei pressi di Viagrande ai piedi dell’Etna, dove da bambino i miei nonni insieme a molti amici si riunivano per la vendemmia, mi ricordo la gioia nel raccogliere i grappoli d’uva immersi tra i roseti, a pigiarli a piedi nudi tra i vendemmiatori, mi ricordo il casotto col fuoco acceso e le tante voci, in cima a questa piccola tenuta era molto presente una piccola grotta con la Madonnina, a cui io nella più innocente giovinezza confidavo nella preghiera di un bimbo i miei perché.

SPAZIO FLUIDO CATANIA

 

La padrona di casa era dedita alla cucina popolare, utilizzava pentole di terracotta, e ricordo ancora come ieri quando nelle ore di doposcuola mi preparava la merenda con le sue marmellate. Ogni pomeriggio mi portava in chiesa a pregare, la chiesa era quella del Monserrato, e anche se non capivo, stavo buono al suo fianco, oggi a distanza di tempo ricordo, collego, e ricollego. Nel sogno durato pochi attimi infiniti mi trovavo all’ingresso da parte della strada della cantina, ero solo, non mi ricordo cosa stessi facendo proprio in quel punto, la sua immagine però non la dimenticherò mai, o meglio come lui si volle presentare ai miei occhi, non era con abiti regali, anzi tutt’altro, era estremamente pacifico e io stentai a credere nel sogno come il creatore di tutto potesse essere così umile, non ricordo pronunciò alcuna rivelazione, perché nel mio sentire lui era rivelazione, non ricordo altre parole che io sono, e non ricordo un contenuto così infinitamente potente da poter riempire qualsiasi spazio. Io gli chiesi sei tu, e Lui mi rispose Io Sono, il sogno perché indimenticabile, perché Lui era infinitamente umile. Quel sogno forse è la chiave insieme ad un altro sogno che non dimenticherò mai, è la chiave che mi fa accorgere dei piccoli gesti, che mi fa gioire per le piccole cose, che mi fa vedere dentro una fiamma l’anima della vita, che mi fa godere delle piccole cose, perché solo attraverso le piccole cose si può costruire un grande avvenire. Le piccole cose, sono l’amore che stiamo rischiando di perdere l’uno per l’altro, è il pianto che mi esce spontaneo sconoscendo quello che scrivo, quando esco provo amore per tutti e tutto, vorrei dare amore, questa è la forma d’arte più antica, l’Arte è Amore, è testimonianza di dolore per un mondo che attimo dopo attimo si allontana dalle piccole cose, amatevi tutti, questo urlano le mie opere, gridano senza tregua perché tutti noi siamo uno, e anche quando provo a distrarmi, anche quando miscelo lo zucchero al mio misero caffè ogni mattina, penso a quanti bambini ancora oggi nutrono con il loro sangue le voragini insaziabili degli ignoranti senza scrupoli, quante famiglie ancora oggi si devono trovare a lottare per proteggere la loro storia, quanta ignoranza continua ad allontanare famiglie, figli, padri, gli uni dagli altri, a sottrarre infanzie, a speculare sul bene vendendo veleno. Artisti tutti noi siamo, la bellezza salverà il mondo, la bellezza di quando ogni singolo essere su questo pianeta ritornerà a comunicare, comunicare nella crisi, quanto bisogno di amore c’è.

Padre sempre figlio tuo

SPAZIO FLUIDO CATANIA

 

Installation Art 2011

installattion art 2011 "claudio arezzo di trifiletti"

installattion art 2011 “claudio arezzo di trifiletti”

installattion art 2011 "claudio arezzo di trifiletti"

installattion art 2011 “claudio arezzo di trifiletti”

installattion art 2011 "claudio arezzo di trifiletti"

installattion art 2011 “claudio arezzo di trifiletti”

CATANIA 31,03,2011 Ore,01:18
La civiltà, una pillola per la notte, una per il giorno.
Un giorno se ne va
mentre i fronzoli
piantano il solito nulla.
Ma quando la primavera
si sveglia
la speranza si alza.
La Speranza di un mondo
Umano che crede
alla vita del pianeta.
Una Candela per il Giappone,
e per tutti coloro
che stanno lottando
contro il buio, si accende.
E’ notte, mentre
auguro una Buonanotte
a mia nonna,
ho paura che questa pace
che mi permette di meditare
per coloro che pace
non hanno,
possa dimenticarsi di noi,
dimenticandoci di loro.
Come una ferita
non curata
può avvelenare
l’intero corpo.
“Tutto è collegato”

casa museo sotto l'etna "catania 2011"

casa museo sotto l’etna “catania 2011”

etna 30.07.2011 "claudio arezzo di trifiletti"

etna 30.07.2011 

una candela per il giappone - claudio arezzo di trifiletti 2011

 

claudio arezzo di trifiletti 2011 - manifesto a favore di tutti i popoli che convivono con il cuore del pianeta

 manifesto a favore di tutti i popoli che convivono con il cuore del pianeta

CATANIA NEEDS LOVE

Catania Villa Bellini Uomini Illustri

 Villa Bellini Uomini Illustri

Catania Via San Giuliano

 Via San Giuliano

LA VERA IGNORANZA LA COMBATTE IL CUORE.
Casa nel cuore, casa nel sole, luna di miele, stelle d’argento, uomini veri, cuori che viaggiano dentro l’anima che parla

Catania Via Crociferi

 Via Crociferi

Catania Borgo

 Borgo

ISTITUTO D’ARTE – CATANIA

MANIFESTO ISTITUTO D'ARTE CATANIA

MANIFESTO ISTITUTO D’ARTE

 

QUOTIDIANO DI SICLIA

 30 Ottobre 2009 

“Ma gli artisti non possono stare in un prefabbricato”

 di Antonio Borzì

Claudio Arezzo di Trifiletti: “La struttura potrebbe attirare interessi privati”. “Quello è il loro palazzo, quella è la loro fonte di ispirazione”

CATANIA – Claudio Arezzo di Trifiletti è un artista catanese famoso in tutto il mondo per le sue opere con esposizioni in città come New York , Parigi e Roma. Gli abbiamo chiesto un parere sulla situazione dell’Istituto e dell’arte nella nostra città. “Via Crociferi non è piazza Europa, dove i giudici si possono permettere di metterla sotto sequestro, è una via di grande potenza artistica. Se una struttura come quella dell’ex Istituto d’arte non viene subito sfruttata per qualcosa, i soldi da spendere al suo interno saranno quadruplicati. Inoltre, se si dovesse applicare lo stesso metro applicato per questa vicenda allora dovrebbero essere sgomberati quasi tutti i palazzi del centro storico. Non vorrei che una struttura di tale bellezza possa attirare gli interessi di privati che, come è successo negli ultimi anni, stanno acquistando stupendi palazzi storici  per far ospitare fondazioni. Non vorrei che quella struttura divenga come Catania sotterranea, che è stata chiusa e di cui non si parla da tempo. Una risorsa turistica enorme che non viene sfruttata. Non si può giocare con l’arte e adoperarla in termini così leggeri, la cultura di un popolo proviene anche dall’arte. I ragazzi che vogliono far gli artisti non si possono mettere in un prefabbricato o in un altro palazzo perché quello è il loro palazzo e quella è la loro dimensione e fonte di ispirazione.  Se i ragazzi non ritornano in questa struttura per me non c’è rispetto. Non si può ragionare in questi termini con l’arte e soprattutto non si possono fare certi ragionamenti con una struttura come quella dell’ex collegio dei Gesuiti che ha una valenza storica enorme. È lodevole il comportamento dei ragazzi che hanno attuato una protesta pacifica ed erano soltanto alla ricerca di qualcuno che potesse far valere i loro diritti. Ripeto, bisogna stare attenti a questa vicenda perché non si possono spostare da una parte all’altra i ragazzi che vogliono diventare artisti. Inoltre non capisco l’utilità di una biblioteca all’interno di quella struttura che, per reggere il peso dei libri, dovrà essere sottoposta ad interventi ingenti che ne stravolgeranno l’equilibrio”.

Manifesto

manifesto

manifesto

vino vendemmia 2011

Sempre pronti a proporre un prodotto superiore. Sempre pronti ad essere irresistibili, senza età, senza tempo, a scambiare un sorriso con una stretta di gioia. Sempre pronti a rimpiazzare i nostri sentimenti con un nuovo comodino, sempre pronti a bucare una montagna, asfaltare una strada. Sempre pronti a dire: “E’ colpa sua”, senza capire che a casa non vivono colpe, ma rimedi. Sempre pronti a dire: “Come stai???” E sempre pronti a rispondere: “Bene”, mentre parte del mondo ha dimenticato la parola. Sempre pronti a dire: “Belle queste scarpe!” senza capire che anche le scarpe vogliono camminare. Sempre pronti a suonare, perché non c’è tempo di guardare. Sempre pronti a gioire per quello che ci piace fare. Sempre pronti a lavorare, perché è quello che ci piace fare.