Seme dorato.
Nell’ostentazione fugge il mio io. Apro un ombrello, mi riparo dall’illusione. Non sono solo, rispecchio un colore umano, qualche ammaccatura sparsa, brilla luce non riflessa. Guardo dallo specchio, non capovolgo, leggo, metto in memoria, mi innamoro. Conosco e mi riconosco, nei volti che scelgono le panchine. Cerco di non andare di fretta, faccio e non disfo. Grido soddisfazione quando incontro gratificazione. Vorrei scrivere di una storia, alla fine scorgo un’avventura, mi tuffo, non vado al largo, mi basta nuotare sott’acqua per non vedere il rumore.
Archivio mensile:Agosto 2019
gold circles
C’è bisogno di coscienza, obbedienza alla terra che ci dà accoglienza. Il mondo non è di nessuna appartenenza, siamo di passaggio per raccontare un miraggio. Non recito, leggo il consiglio che respiro ascolta. In bilancio dovrebbero esserci alberi, in salvataggio uomini, ancoraggio umanità previdente. Parole astratte chiedono respiro alla terra.
Ogni volta che mi sono superato, non l’ho fatto apposta.
Tempi presenti, andato è il momento, tutto si ferma quando c’è sentimento.
There is a need for conscience, obedience to the earth that gives us welcome. The world belongs to no one, we are passing through to tell a mirage. I am not an actor, I read the advice I breathe. In the balance of all things,there should be trees, in rescue there should be men, foresighted humanity should be anchored. Abstract words ask the earth for a breath.
Whenever I went beyond my expectations, I didn’t do it on purpose.
Present times, gone is the moment, everything stops when there is feeling.